La prima volta che mi sono trovata a lavorare in un team multiculturale studiavo all’università, ed ero in Belgio. Quel progetto mi ha dato l’opportunità di verificare concretamente quanto elementi come il rapporto con il tempo, l’atteggiamento verso l’autorità o la collaborazione tra uomini e donne fossero declinati diversamente tra le culture. E quanto anche le stesse culture, internamente, fossero attraversate da modalità differenti di esprimersi e da controculture emergenti.
Oggi Internet e i voli low cost hanno accorciato le distanze geografiche, ed è molto più frequente lavorare in team multiculturali. Ma non è ancora così altrettanto frequentemente sviluppata la cosiddetta competenza interculturale, cioè la capacità di comprendere e gestire con efficacia le differenti identità culturali che sono coinvolte in un’interazione.
La diversità in un team crea indiscutibilmente valore.
- Ci avvicina alla diversità presente nel mondo e tra i nostri clienti
- Amplia i punti di vista possibili
- Potenzia le risorse del team in termini di problem solving, creatività e innovazione.
Ma quali sono invece i rischi di un team multiculturale?
- Innanzitutto quelli legati alla comunicazione. I fraintendimenti di parole e atteggiamenti, quando culture diverse ne danno un significato differente, potrebbero creare incomprensioni e fratture interne.
- Ma vi sono anche questioni legate alla struttura di potere del team. I membri della cultura dominante nel gruppo potrebbero per esempio escludere o svalutare il contributo dei membri appartenenti a culture diverse dalla loro, e depotenziare quindi i vantaggi provenienti dalla diversità interna, appiattendola. Oppure portare a un conflitto interno che allontani il gruppo dalla coesione necessaria a raggiungere l’obiettivo.
Che cosa può fare allora un leader per gestire con efficacia un team multiculturale?
- Innanzitutto, sviluppare nei membri la consapevolezza non solo del valore, ma anche della difficoltà, che la diversità porta con sé. E’ un lungo viaggio, e non esistono scorciatoie. Apprendere a cambiare punto di vista e prospettiva con curiosità, e senza giudicare chi è diverso da noi, renderà il viaggio più piacevole.
- Poi definire con chiarezza i ruoli e le regole del gruppo, incoraggiando la partecipazione di tutti. In un team multiculturale, allo stesso ruolo possono essere associate aspettative diverse, e questo può portare a incomprensioni e conflitti.
- Fondamentale è anche creare un clima psicologicamente sicuro dove ciascuno si senta libero di esprimere la propria diversità e portare il proprio contributo, facilitando l’esplicitazione delle differenze e trasformandole in risorsa per tutti.
- Infine, il compito più importante per il leader: creare una cultura del gruppo nuova e ibrida, che includa e valorizzi le diversità esistenti, nella quale tutti possano riconoscersi. Un forte senso di identità aiuterà i membri del team a superare i conflitti legati alle differenze individuali per concentrarsi sull’obiettivo comune.
“Non sono le nostre differenze a dividerci. E’ la nostra incapacità a riconoscere, accettare e celebrare queste differenze” (Audre Lorde)